NPL o Crediti Deteriorati, ecco cosa sono

Si sente parlare sempre di più di NPL, soprattutto in ambito bancario, oggi su Innovazione Aziendale cercheremo di capire nello specifico cosa sono gli NPL?

Il termine, traducibile in italiano con “crediti deteriorati”, evidenzia crediti la cui riscossione, da parte delle banche, è diventata incerta; in altre parole, i crediti deteriorati (conosciuti anche come prestiti non performanti o, in inglese, non performing loans) sono crediti delle banche (mutui, finanziamenti, prestiti) che i debitori non riescono più a ripagare regolarmente o del tutto.

I crediti non performanti sono generalmente il risultato di una situazione economica avversa, ma spesso anche di una inefficiente fase di valutazione del creditore.
Secondo le più recenti stime del Fondo Monetario Internazionale gli istituti italiani hanno in pancia 350 miliardi di crediti deteriorati, un terzo circa del totale del sistema europeo; infatti l’Italia resta uno dei Paesi con i maggiori livelli di incidenza di crediti deteriorati in seno alle banche, anche se risulta uno degli Stati dove questa voce è maggiormente diminuita.

CLASSIFICAZIONE :
Il termine non performing loans, Npl (o crediti deteriorati) individua una classe ampia di attività, all’interno di essa si trovano crediti con un diverso grado di deterioramento:

• Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: le esposizioni scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni che superano una prefissata soglia di materialità.
• Inadempienze probabili (UNLIKELY TO PAY – UTP): crediti per i quali la banca giudica che difficilmente il debitore paghi integralmente alle sue obbligazioni creditizie (senza il ricorso ad azioni quali l’escussione delle garanzie)
• Sofferenze: quella più grave per l’istituto bancario, attività che la banca vanta verso soggetti debitori che si trovano in stato d’insolvenza, inoltre non è necessario che questo status di non solvibilità sia accertato giudizialmente.
• I CREDITI FORBORNE: le autorità di vigilanza europea hanno introdotto un’ulteriore definizione, per l’appunto, i crediti forborne sono crediti (in bonis o deteriorati) oggetto di concessioni (forbearance) da parte della banca. Tali concessioni (ad esempio una riduzione del tasso di interesse del finanziamento) costituiscono delle modifiche alle originarie condizioni contrattuali della linea di credito che la banca concede all’impresa cliente.

I Crediti forbone possono essere ulteriormente classificati in:

• forborne performing exposures, se riguardano clienti performing in difficoltà finanziaria,
• non performing exposures with forbearance measures, se riguardano clienti classificati in stato di deterioramento

LA CENTRALE DEI RISCHI
Per sorvegliare il rischio nel sistema bancario, la Banca d’Italia, che vigila sulla sana e prudente gestione delle aziende di credito, ha creato nel 1962 la Centrale dei rischi, si tratta di un sistema informativo, operativo dal 1964, verso il quale gli intermediari sono obbligati a comunicare i crediti pari o superiori ai 30mila euro e i crediti in sofferenza di qualunque importo, consentendo in tal modo agli uffici di vigilanza di Bankitalia di monitorare la stabilità del sistema creditizio e agli intermediari di controllare la solvibilità dei clienti, prima di fare affidamenti, per evitare di erogare credito a soggetti già insolventi od eccessivamente esposti.

FONDO ATLANTE 1 -2
Nell’aprile 2016, per intervenire nelle crisi bancarie provocate dalla grossa quantità di NPL detenuti dagli istituti, è stato costituito il Fondo Atlante per sostenere la loro ricapitalizzazione e rilevare i crediti in sofferenza. Ad agosto 2016 è stato fondato anche il Fondo Atlante 2 per investire unicamente in crediti deteriorati e strumenti collegati ad operazioni in NPL.
Al fine di una panoramica esaustiva, è doveroso menzionare un’altra forma di credito,

CREDITI COMMERCIALI:
Il credito commerciale è una forma di credito che, al contrario di quello NPL, non viene erogato da un soggetto specializzato (banche o società finanziarie) ma da aziende commerciali, avviene attraverso una dilazione di pagamento che l’azienda fornitrice concede all’azienda cliente.

Un tipico esempio di credito commerciale sono le utilities dove l’azienda fornitrice accetta di offrire una dilazione di pagamento, sostenendo di fatto un rischio, al fine di conseguire un vantaggio competitivo sui competitor dovuto a:

• Possibilità di penetrazione in un nuovo mercato o presso un nuovo cliente;
• Possibilità di applicare un prezzo concorrenziale e fornire dilazioni sui pagamenti più vantaggiose rispetto alla concorrenza;
• Possibilità di applicare un prezzo più alto alla fornitura a fronte di una dilazione di pagamento;
• Possibilità di instaurare un rapporto duraturo con determinati clienti e non spot

Il credito commerciale delle utilities è un credito che non poggia su garanzie reali, ma solo su contratti di fornitura, quello commerciale è nella sostanza un credito  chirografario che può essere oggetto di insolvenza, quindi necessita di un ottima gestione anche nell’ eventuale fase di recupero, affidandosi ad agenzie specializzate.

NPL e OMNIATEL:
Da febbraio 2018, la NPL Opportunities SA ha acquistato la maggioranza delle quote societarie di Omniatel.

NPL Opportunities è una società specializzata nell’ acquisto e gestione del credito di portafogli crediti non performing, presente sul mercato dal 2013 con un portafoglio crediti cartolarizzato di circa 2b euro.

Questa acquisizione intende valorizzare la vasta esperienza di Omniatel nei servizi di gestione e recupero del credito per conto di terzi implementando al tempo stesso le più innovative strategie volte ad ottimizzare i processi di recupero.

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