Le nuove tendenze del settore edile: innovazione e sostenibilità
Negli ultimi anni, in vari contesti, l’attenzione ha iniziato a spostarsi sempre di più verso l’ambiente e l’adozione di uno stile di vita improntato alla sostenibilità. Anche il mondo delle imprese edili sta cambiando: nella realizzazione di costruzioni residenziali, infrastrutture, costruzioni industriali e opere pubbliche, lo sguardo è rivolto alle opportunità che solo l’innovazione e l’impiego di energie rinnovabili possono garantire. Affrontare la grande sfida della sostenibilità richiede i giusti strumenti, ed è un cambio di paradigma che per forza di cose sta influenzando il modo di lavorare nel settore, tanto da far nascere il concetto di edilizia sostenibile. A spingere verso l’adozione di nuove tendenze soprattutto due fenomeni: il cambiamento climatico, che già sta facendo modificare azioni e comportamenti agli esseri umani, e la pandemia di tre anni fa, grazie alla quale tutti hanno trascorso del tempo in casa, periodo che ha indotto a osservare da vicino quali effettivamente fossero i bisogni quotidiani. Entrambi gli avvenimenti hanno dato come risultato la tendenza, nell’edilizia, di creare spazi che integrino la natura all’interno degli edifici, alimentati servendosi di fonti rinnovabili capaci di ridurre al minimo i danni che le attività dell’uomo provocano al Pianeta.
Social housing
Nei contesti residenziali, il futuro vedrà con buona probabilità svilupparsi il social housing, nuovo modo di costruire e vivere gli edifici che andrà incontro alle necessità di risparmio energetico, basso impatto ambientale e comfort abitativo. Si tratta di trovare un punto di incontro tra l’edilizia popolare e le proprietà private, fornendo alloggi qualitativi ma economici al tempo stesso. Come dice la parola stessa, social housing implica la condivisione di spazi e servizi, aspetto che contribuirà ad alimentare e costituire un nuovo senso di comunità. Non solo, il social housing è un vero e proprio progetto di sostenibilità abitativa: l’architettura che caratterizza gli edifici improntati a questa filosofia è composta di materiali green e mira a ridurre il consumo energetico, aiutando anche l’ambiente. Oltre al social housing, una tendenza che interesserà le nuove costruzioni, e che già è stata adottata in occasione di Expo 2015, è l’architettura reversibile, ovvero il recupero di materiali utilizzati per realizzare un edificio o una struttura da destinare alla creazione di un nuovo immobile, anche completamente diverso dal precedente.
Edifici energetici a impatto zero?
Tra gli obiettivi del settore edile c’è quello di rendere le opere costruite a impatto e consumo prossimo allo zero. Per farlo, significa che il funzionamento dei processi vitali delle costruzioni dovrà essere coperto in ampia misura dallo sfruttamento di fonti rinnovabili quali pannelli solari, oltre che da sistemi di isolamento performanti in grado di abbattere l’utilizzo di pompe di calore e condizionatori. A spendersi per il raggiungimento di questo obiettivo anche Gruppo Mossali, che fornisce supporto e assistenza nell’installazione di questi impianti. Per non deturpare il paesaggio, ci si sta muovendo verso un’integrazione del fotovoltaico con l’architettura, arrivando per esempio a realizzare tegole fotovoltaiche, pannelli per facciate o addirittura vetri fotovoltaici. In questo modo non solo si andrà a produrre energia pulita, ma i pannelli solari occuperanno il posto di alcune parti dell’edificio, non rendendone più necessaria la fabbricazione su larga scala. Per raggiungere un simile risultato bisognerà in primis rendere i pannelli solari accessibili a quante più persone possibili anche se già adesso, rispetto solamente a qualche decennio fa, si stanno diffondendo capillarmente in tutte le tipologie di edifici, segno che nel tempo i costi hanno subito un abbattimento. Sebbene l’investimento iniziale rimanga comunque considerevole, sul lungo periodo i benefici saranno ben visibili, sia in termini economici che di sostenibilità.
Materiali ecocompatibili
Nel settore edilizio sta crescendo la richiesta di moduli prefabbricati per costruire le strutture, soluzioni flessibili che danno la possibilità di riciclare e ristruttura gli edifici agilmente, sia pubblici che privati. Non solo: nel tempo sta incrementando sempre più la richiesta di materiali ecocompatibili quali legno, vetro e sughero, per dare vita a nuove costruzioni, da sfruttare nell’ottica di una produzione responsabile. Si possono infatti utilizzare più a lungo, e danno modo di essere successivamente reimpiegati attraverso il riciclo.
Materiale green per eccellenza è proprio il legno, su cui il settore edilizio sceglierà di puntare per favorire lo sviluppo sostenibile delle costruzioni. Estremamente versatile, diventerà il prescelto per interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana.
Sempre restando nel campo dei materiali, nell’edilizia stanno cominciando a essere applicate pitture ad alta resistenza all’umidità, capaci di garantire una maggiore durabilità nel tempo, nonché prive di sostanze chimiche nocive, oltre che materiali con prestazioni termiche elevate, generatori di un minor quantitativo di rifiuti. Non è escluso infine che possano subentrare ancor più di adesso nel settore materiali fino a questo momento impiegati in altri contesti, come la lana di pecora, tradizionalmente sfruttata nell’ambito della moda. Potrebbe fare gioco nel raggiungimento di un’edilizia sostenibile per le ottime proprietà isolanti termico-acustiche possedute, perfette per climatizzare gli edifici sia contro il caldo che contro il freddo. Assorbe anche l’umidità riducendo il rischio di formazione di condensa nelle strutture e, per tale ragione, è principalmente impiegata nella realizzazione di cappotti termici.