Dispositivi di soccorso: i 5 strumenti israeliani usati in tutto il mondo
Quando un disastro colpisce una qualsiasi parte del mondo, gli israeliani sono sempre tra i primi ad arrivare sulla scena della catastrofe per offrire supporto nelle ricerche o nelle operazioni di salvataggio, di pronto soccorso ed assistenza medica.
Ricordiamo, solo per citarne alcuni:
- tsunami in Sri Lanka (2004);
- uragano Katrina a New Orleans (2005);
- terremoto in Perù (2014);
- ciclone in Myanmar (2008);
- tifone nelle Filippine (2009 e 2013);
- terremoto di Haiti (2010);
- incendio in un ospedale in Romania (2010);
- terremoto in Giappone (2011);
- tsunami e terremoti in Turchia (1999 e 2011);
- uragano Sandy sulla costa orientale degli Stati Uniti (2012).
Le squadre di salvataggio portano sui luoghi numerose attrezzature per aiutare le vittime di terremoti, incendi, tifoni e uragani. Ma questi dispositivi non sono solo per gli operatori umanitari israeliani, sono a disposizione ed utilizzati da moltissime squadre di tutto il mondo.
Water-Gen – acqua potabile
Dopo qualsiasi tipo di disastro, l’accesso all’acqua potabile è uno dei problemi che contribuisce ad aggravare la già difficile situazione. Molti operatori internazionali utilizzano una serie di innovazioni israeliane per purificare, immagazzinare e trasportare acqua. Tra quelle più famose c’è la Water-Gen, dispositivi portatili per generare acqua potabile dall’atmosfera e purificare quella che proviene da fonti idriche esistenti.
Pocket BVM – maschera per la ventilazione
Tra le innovazioni israeliane utilizzate per i soccorsi in Nepal dello scorso aprile, c’era il Pocket BVM, un maschera per la ventilazione, una versione unica e pieghevole per una rianimazione essenziale e per dare supporto respiratorio alle vittime. Questo dispositivo, inventato e commercializzato nel 2007 da una azienda con sede a Gerusalemme, è ora utilizzato dai militari degli Stati Uniti, dalle forze della NATO e Forze di Difesa israeliane.
SkySaver – dispositivo di salvataggio contenuto in uno zaino
Si tratta di un dispositivo di salvataggio che può evacuare una persona che pesa fino a 135 Kg da edifici molto alti. Lo SkySaver si indossa come uno zaino ed include un cavo ignifugo.
Emergency Bandage – fasciatura d’emergenza
Si tratta di uno strumento per tamponare il sanguinamento prodotto dalle ferite emorragiche ed è dotato di un applicatore a pressione brevettato.
Bone Injection Gun (dispositivo automatico intraosseo)
Spesso i paramedici devono iniettare farmaci prima di poter evacuare un paziente, sia per una eventuale rianimazione o per impedire una infezione del sangue a causa delle ferite riportate. In molti scenari catastrofici, come nel caso di buio totale o vittime incastrate sotto le macerie, risulta molto difficile intervenire. Con Bone Injection Gun, prodotto dalla WaisMed, i paramedici riescono ad iniettare il farmaco direttamente nel midollo osseo, efficace quanto una flebo.
fonte: siliconwadi.it