Conto corrente aziendale: come orientarsi nella scelta
La scelta di un conto corrente rappresenta, da sempre, uno snodo di rilevante importanza per qualunque soggetto. E lo è, ancor più, per un’azienda, piccola o grande che sia. Da questo strumento finanziario, infatti, transita tutta l’operatività di una personalità giuridica: dal semplice addebito delle utenze, come avviene anche per i privati cittadino, sino al pagamento di tributi, bonifici e gli emolumenti dei dipendenti.
Non è casuale, di conseguenza, che piccoli e grandi imprenditori prestino grande attenzione quando devono aprire un conto corrente. Ma quali sono gli aspetti primari da tenere in considerazione? Cercheremo, nel prosieguo dell’articolo, di analizzare quelli più significativi, al fine di scegliere, con la dovuta cognizione di causa, quello maggiormente confacente alla necessità di un’impresa.
Costo fisso o variabile?
Può sembrare banale, quasi scontato, ma il primo elemento da tenere in considerazione, da alcuni non tenuto in adeguata considerazione, riguarda l’istituto di credito al quale affidarsi. Il Fondo Interbancario, infatti, garantisce i conti correnti sino all’importo massimo di €.100.000,00: essere certi della solidità della banca, riveste carattere prioritario, soprattutto se la movimentazione è ingente o si è intenzionati a lasciare una somma non irrilevante sul conto corrente per esigenze di liquidità.
Dopo questa primaria verifica, è inevitabile andare ad analizzare, compiutamente, le caratteristiche del conto corrente aziendale. Inutile negare come gli oneri da dover sostenere abbiano un peso rilevante, talvolta esclusivo, quando si opta per un conto corrente piuttosto che un altro, avendo ben presente la differenza che intercorre tra un conto corrente a spese fisse ed uno, invece, a spese variabili.
Il conto corrente a canone mensile, ovvero con un onere fisso prestabilito alla stipula del contratto e che la banca – eventualmente – potrebbe aumentare solo con un preavviso di 60 giorni (periodo nel quale il cliente può recedere alle vecchie condizioni), consente di evitare un aumento del costo qualora l’operatività dovesse incrementare.
Alcune operazioni, per quanto ovvio, non sono comprese nel canone: il bonifico è, nella maggior parte dei conti, un’operazione che prevede un onere aggiuntivo ed è indispensabile, eventualmente, trattare la condizione specifica con l’istituto di credito. Un altro caso, ad esempio, è costituito dalle ricevute bancarie, note con l’abbreviazione Ri.Ba, sfruttate da moltissime aziende e non ricomprese nel canone mensile del conto corrente.
Tassi passivi, elemento da tenere in grande considerazione
Il conto corrente a costo variabile, viceversa, si caratterizza per l’assenza di spese fisse: l’ammontare complessivo degli oneri da sostenere, di norma addebitati con cadenza mensile o trimestrale, cambia in base all’operatività eseguita sul rapporto. Non è raro, in questi casi, venga offerto un plafond di operazioni gratuite: superata tale soglia, tutte le restanti operazioni prevedono un costo, che varia da operazione a operazione.
Come intendiamo sfruttare il conto corrente, di conseguenza, è il primo indispensabile step per comprendere, compiutamente, quale tra le due opzioni sia quella maggiormente confacente alle nostre esigenze. Se è indubbio come il conto corrente a canone fisso consenta una migliore gestione delle spese, è altrettanto innegabile come quello variabile sia particolarmente adatto a determinate tipologie di operatività e consente, in svariati casi, di poter negoziare le condizioni direttamente con la banca.
Quando si parla di conti aziendali, inoltre, è assolutamente indispensabile verificare i tassi passivi applicati, in particolar modo se si opta, come spesso accade in questi casi, all’accensione di alcune linee di credito, avendo cura di scegliere quello che, in base alla tipologia di affidamento da aprire, offre le condizioni migliori.
Un’altra domanda, poi, che attanaglia qualsiasi imprenditore è la seguente: meglio un conto corrente online o “offline”? Pur non essendoci una risposta univoca, in quanto le esigenze di ogni singola azienda sono differenti l’un l’altra, la rete offre alcuni utili vademecum: tutte le informazioni dettagliate sul conto corrente business le trovi su https://contocorrente.net/qonto/1067.